L’arte figurativa

La scultura

L’arte figurativa di Hatra, rappresentata in massima parte da testimonianze scultoree, è di straordinaria ricchezza documentaria e costituisce il più ricco corpus di statuaria partica finora conosciuto. E’ comunque legata alla realtà religiosa: per la maggior parte ritrovate nei templi, le statue rappresentano sia immagini divine, sia sovrani, sacerdoti, maggiorenti della città in atto di devozione con la mano alzata.

dio-stendardo-mostrina-archivio-claudio
Il giovane dio con stendardo, Edificio A, cortile centrale davanti all’altare, 200 d.C., Altezza 140 cm

Il sovrano viene rappresentato in piedi, in una maestosa attitudine frontale, vestito da una lunga tunica sontuosamente decorata da pesanti ricami, sotto la quale sporgono i pantaloni rigonfi, secondo la moda partica. L’alta tiara regale è decorata dall’aquila ad ali spiegate, simbolo religioso della città, al di sotto della quale è rappresentata la ricca capigliatura con grandi rigonfi laterali a stretti ricci tondi.

La descrizione minuta e precisa dei dettagli degli abiti e dei gioielli non è solo manifestazione dello stesso gusto per la sovrabbondanza decorativa che si era notato nell’architettura, ma è anche desiderio di sottolineare la ricchezza del personaggio e necessita di attribuirgli un’identità, una carica, una funzione. E’ il permanere del loro essere, non la fugacità dei loro gesti. Nelle divinità questo modo di raffigurare è ancora più accentuato; lo sguardo fisso di fronte a sé, la staticità, la frontalità della rappresentazione, che appaiono nelle statue “civili”, si accresce maggiormente.

Del tutto insolito è il ritrovamento in una casa (Edificio A) di statue di soggetto religioso, testimonianza finora unica a Hatra di un culto domestico. Di grande qualità è la statua, alta 1.20 m, raffigurante un giovane dio (Bar-Marayn?) scolpita in alabastro gessoso bianco. La superficie, polita, mostra un trattamento sensibile delle fattezze del viso e i particolari ben disegnati della veste con aquile ad ali spiegate. Sotto il diadema a fascia spuntano due piccole corna simbolo del carattere divino della figura. Sullo stendardo al fianco del giovane è raffigurata una serie di aquile che afferrano con i loro artigli oggetti legati all’agricoltura. La statua porta la data del 200 d.C. e la menzione del re Abd Samya nella lunga iscrizione sul basamento.

I graffiti e le pitture

graffito-mostrina-archivio-claudio
Graffito con disco zodiacale con Shamash e Bar Marayn al centro, tempio a doppio ordine con acroterio a figura femminile; personaggio frontale recumbente Beit Ma’nu. Diametro dello zodiaco 20 cm

Graffito con disco zodiacale con Shamash e bar Marayn al centro, tempio a doppio ordine con acroterio a figura femminile; personaggio frontale recumbente. Beit Ma’nu. Diametro dello zodiaco 20 cm.

Nelle case ritroviamo la preziosa testimonianza di arti figurative non legate all’elemento religioso; La loro decorazione è affidata alle pitture parietali, di cui compaiono testimonianze numerose, ma molto frammentarie.

Nell’edificio A, una stanza intera era decorata da raffigurazioni di scene di caccia al cinghiale e alla gazzella. Nella caccia a cavallo contro il cinghiale, la scena di grandi dimensioni, è realizzata solo a contorno rosso con grande felicità e sicurezza di tratto. Il cavaliere al galoppo volante colpisce con una lunga lancia un cinghiale; al di sotto dell’animale ferito, è raffigurato probabilmente lo stesso animale, ormai morto, in una sequenza di tipo simbolico-narrativa secondo una convenzione che sarà comune nel periodo sasanide.

8-a-pitt-cinghiale-mostrina-copia-2
Pittura con scena di caccia al cinghiale, Edificio A, S15, Lunghezza 240 cm

Se le pitture sono spesso testimonianza di un’abilità pittorica di qualità piuttosto alta, i graffiti, numerosissimi, che coprono letteralmente gli intonaci delle abitazioni, sono di carattere vario: da quello più colto, che forse rappresenta vere e proprie pitture, a quelli, più numerosi, di carattere popolare e ingenuo, prezioso serbatoio di dati antichistici.

h-pt09-copia
Pittura dalla Strada Nord