Le antichità in pericolo

Nel febbraio 2015 l’ISIS/DAESH ha pubblicato un primo video che mostrava la brutale distruzione del Museo di Mosul. Molte delle statue e dei rilievi distrutti erano proprio relativi al sito di Hatra: tra questi si possono annoverare varie statue di nobili, cavalieri e sovrani di Hatra (Atlu, Sanatruq II, Nasru nelle vesti di sacerdote, alcuni sovrani sconosciuti), qualche raffigurazione di divinità (divinità femminili in trono e stanti, rilievi di Maran), una rappresentazione di un’aquila (simbolo di Maran), un mascherone relativo alla decorazione architettonica dei Grandi Iwan e altre statue, ad esempio di leone, inserite come figure apotropaiche davanti a alcuni dei templi minori di Hatra. Quasi tutte le statue che si vedono nel video sono degli originali, ad eccezione di alcune copie fra cui, ad esempio, la statua di Eracle della Porta Nord. Le statue di medio-grandi dimensioni vengono quasi completamente distrutte a colpi di mazza dai membri dello Stato Islamico con il chiaro intento di eliminare la memoria storica del paese, mentre altri rilievi si scorgono in altri fotogrammi sullo sfondo. Di questi ultimi reperti non si conosce la sorte; potrebbero essere stati messi in commercio, forse in frammenti, sul mercato antiquario (tra questi si possono citare, la stele dell’aquila della Porta Nord o alcune parti dei rilievi di Maran). Solo un attento monitoraggio del mercato antiquario potrà fornirci nei prossimi mesi e anni risposte in tal senso.

Il video, inoltre, si riferisce esclusivamente al materiale esposto nelle sale del museo. La Missione archeologica italiana, così come la comunità internazionale, non può nemmeno cercare di quantificare il danno relativo ai reperti conservati nei magazzini, visto che non si possiedono liste relative o video su tali aree.

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L’ISIS/DAESH ad aprile del 2015 ha caricato un nuovo video, questa volta relativo alla distruzione della decorazione architettonica e di alcune statue preservate nel sito di Hatra. E’ stata colpita in particolar modo la decorazione architettonica dei Grandi Iwan. Sulla facciata sono state colpite con mazze varie mensole a testa femminile e il famoso rilievo del viso incorniciato da foglie  di un genio. Alcune teste e aquile scolpite, difficilmente raggiungibili sono state danneggiate da colpi di fucile.

Non si conosce attualmente lo stato di conservazione del sito; alcune fonti giornalistiche hanno parlato nel 2015 di una forte esplosione (percepita dalla cittadina vicina a Hatra) e della presenza di alcuni bulldozer. Al momento, sfortunatamente, non si  posseggono informazioni certe né sulla conservazione delle strutture, né delle sculture  conservate a Hatra.

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