
All’interno del lotto di sculture schedate durante la campagna HaSSP 2020 grande rilievo hanno le divinità maschili. A questo gruppo appartengono Maran-Shamash, dio del Sole e principale divinità del pantheon di Hatra, a cui era dedicato il grande recinto sacro dove si trovavano i templi maggiori, e suo figlio Barmaren, anch’esso dio astrale, raffigurato in questo rilievo esposto all’Iraq Museum di Baghdad. Insieme a Martan, Nostra Signora, componevano la triade divina più venerata a Hatra.
Altre divinità maschili raffigurate nella statuaria sono Nabu, antico dio della sapienza, rappresentato con lo stilo simbolo della scrittura; Nergal, dio dell’oltretomba nelle sembianze sincretistiche dell’Eracle classico e altre divinità minori, che includono elementi iconografici della tradizione greco-romana e di quella mesopotamica, come ad esempio le corna chiaro segno di estrazione divina.
Nella prima campagna di schedatura HaSSP tra i più di cento manufatti schedati sono stati individuati con sicurezza un dio con corona turrita (forse un dio tutelare della città), un dio guerriero, un dio imberbe con corna, interpretabile probabilmente come Barmaren e iconograficamente simile a quello dell’immagine, – e un Hermes.
In una città dalla forte vocazione religiosa come Hatra, inoltre, è importante ricordare che l’identificazione delle figure divine e delle loro caratteristiche si fonda non soltanto sull’analisi delle raffigurazioni attestate nella scultura, nelle pitture e nei graffiti, ma anche sulle numerose iscrizioni scoperte nel sito.
Per approfondimenti sul progetti: https://camnes.org/hatra-statuary-salvage-project
Per saperne di più sull’arte figurativa a Hatra: https://hatrasite.com/larte-figurativa/